Vinitaly 2016 ai nastri di Partenza con il Presidente Mattarella. Danese: “siamo il riferimento per il Rinascimento del vino italiano”

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Al via ufficialmente la 50° edizione di Vinitaly, la fiera del settore vino dalla portata ormai internazionale e che ha visto l’edizione di quest’anno inaugurata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il Presidente si è detto “lieto di essere qui per un’inaugurazione così importante”, ricordando come “con il vino i produttori italiani sono riusciti a diventare protagonisti delle trasformazioni”, con il vino diventato “sempre più un simbolo dello stile di vita e del gusto italiano”. “Bene ha fatto Vinitaly – ha proseguito il Presidente Mattarella – a mettere a tema quest’anno l’internazionalizzazione e il sostegno all’export, con grandi opportunità che possono venire dai nuovi strumenti, a partire dall’e-commerce”. “C’è un marchio Doc che riguarda tutti noi, da nord a sud, dal piccolo al grande centro – ha concluso la massima carica della Repubblica – si tratta del marchio Italia”.

Ad introdurre il Capo dello Stato c’era il presidente dell’ente Veronafiere, Maurizio Danese, il cui appassionato discorso è pubblicato integralmente di seguito:

“Signor Presidente, è un grande onore poterle dare il benvenuto a Verona e, in particolare, a
Vinitaly.
La sua presenza nell’anno del cinquantesimo è per noi un riconoscimento molto importante per il quale le esprimo il più vivo ringraziamento, a nome mio personale, di Veronafiere e di tutte le aziende e gli operatori del vino italiano.
In questi 50 anni Vinitaly si è affermato come uno dei brand fieristici più conosciuti a livello
mondiale.
Un risultato reso possibile dalle migliaia di aziende vinicole che hanno sempre creduto in questa manifestazione.
Che l’hanno eletta tra gli appuntamenti imprescindibili, utili ad alimentare la crescita qualitativa ed economica. E, soprattutto, in grado di supportare l’affermazione di questo settore nel mondo.
La storia di questi 50 anni è la storia di un percorso comune che ci ha visto a fianco delle aziende ed ha visto le aziende al nostro fianco.
Con esse Vinitaly è diventato il punto di riferimento del grande Rinascimento del vino italiano. E del suo sviluppo sui mercati internazionali.
Il vino prima di essere un prodotto della terra, è un elemento che accompagna da sempre la storia dell’uomo.
L’Italia era già conosciuta nell’Antica Grecia come Enotria, terra del vino.
Nel corso dei secoli, il nostro Paese ha sviluppato la coltivazione della vite e la produzione di vino, con particolare evidenza nel Diciannovesimo secolo.
E’ dagli Anni Sessanta, però, che il settore vitivinicolo italiano ha saputo strutturarsi con una
normativa finalizzata a premiare la qualità.
Ed ha iniziato ad essere presente sui mercati internazionali, in particolare negli Stati Uniti
d’America.
Nel 1967, dall’intuizione di Angelo Betti, a Verona nascevano Le Giornate del Vino Italiano e, con esse, il Vinitaly.
Betti è stato perseverante nella sua visione.
Anche se in quel momento storico le cose non erano capite dai più, come ad esempio il nome
“Vinitaly”.
Da allora, invece, Vinitaly ha accompagnato e scandito l’evoluzione di un Paese che proprio
attraverso il vino ha saputo farsi conoscere ed apprezzare in tutto il mondo.
Il vino, con i suoi territori, è il richiamo immediato all’Italia per molti stranieri che amano il nostro Paese, che amano i nostri prodotti, che guardano al nostro stile di vita.
Un settore, quello del vino, che in alcuni casi ha creato, in altri protetto o rilanciato molti territori, facendoli diventare non solo terreni pregiati ma anche mete turistiche ambite. Creando così una ricchezza diffusa e un benessere generalizzato.
A queste aziende va riconosciuto il merito di aver preservato le bellezze paesaggistiche ed
artistico-culturale, producendo vino di qualità in modo sostenibile.
Oggi il vino è diventato una motivazione importante di viaggio nel nostro Paese.
L’enoturismo vale oltre 2,5 miliardi di euro.
E sono più di 450 comuni a vocazione vitivinicola e un bacino di 11 milioni di turisti interessati a percorsi eno-gastronomici.
Il settore del vino è diventato un vanto dell’Italia e per l’Italia.
Con una incredibile propensione all’export.
Nel 2015 le esportazioni hanno superato i 5,4 miliardi di euro, in crescita di oltre il 5% sul 2014: si tratta, di fatto, di un nuovo record.
Insieme alla produzione di vino di qualità, il nostro Paese, terra d’ingegno, ha sviluppato anche una importante industria manifatturiera al servizio del comparto, rappresentata all’interno del Vinitaly dalla rassegna Enolitech.
Tutto questo in 50 anni. Un tempo relativamente breve, se misurato sulla vita di un uomo.
Incredibilmente lontano da oggi, se si pensa a cos’era l’Italia 50 anni fa.
Recenti ricerche dimostrano che investire nel settore vinicolo oggi è del 160% più remunerativo che farlo nel settore finanziario.
Per alcune denominazioni di origine, il valore di un ettaro di vigneto è aumentato di oltre il 2.000% in 50 anni.
Un mondo prettamente maschile, come era quello del vino e della grappa, vede oggi le donne ricoprire ruoli di primissimo piano.
50 anni fa i giovani lasciavano le campagne attratti dall’industria e dalle possibilità offerte dalle grandi città.
Oggi, anche grazie al vino, molti giovani ritornano alla terra, trovando nell’agricoltura una
opportunità professionale per costruire il loro futuro.
Signor Presidente, il vino prima ancora di essere un prodotto della terra, apprezzato nel mondo, è espressione della storia dell’uomo, della sua cultura e civiltà, in particolare dell’area del Mediterraneo.
E con esso l’olio d’oliva.
Molti viticoltori infatti producono anche ottimi oli extravergine d’oliva.
Per questo nel percorso di sviluppo della manifestazione, nella seconda metà degli Anni Ottanta, Veronafiere ha affiancato a Vinitaly la rassegna SOL.
Anch’essa, è diventata in poco meno di trent’anni la prima fiera al mondo dedicata alle produzioni di qualità di questo straordinario prodotto mediterraneo, di cui l’Italia è leader.
Oggi la rassegna si chiama SOL&Agrifood, aggiungendo la grande artigianalità dell’alimentare
italiano.
La Fiera di Verona detiene il 45% dell’offerta fieristica nazionale dedicata al settore
agroalimentare.
Ed il sistema di relazioni che genera dalle proprie rassegne e dal grande lavoro svolto con il
Padiglione VINO – A TASTE of ITALY all’Expo 2015, sono la vera ricchezza e il patrimonio culturale più importante da gestire per creare nuovo sviluppo per le aziende e i territori.
Un insieme di attività che hanno portato il governo italiano a riconoscere il Vinitaly come la
piattaforma commerciale del comparto, attraverso il suo inserimento nel Piano di promozione straordinaria del Made in Italy.
Un 50° Vinitaly che vede, proprio per questo, grandi investimenti sull’incoming di buyer
provenienti dall’estero.
Da un lato, attraverso le azioni congiunte con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e
Forestali, dello Sviluppo Economico e ICE nell’ambito del Piano di promozione straordinaria.
Dall’altro, tramite una forte azione di incoming diretto e con le molteplici iniziative organizzate all’estero da Vinitaly International.
L’obiettivo è quello di aumentare il già alto tasso di internazionalità del Vinitaly e con esso la
capacità di generare valore per le aziende espositrici ed il settore nel suo complesso.
Nel 2015 sono stati, infatti, quasi 150 mila gli operatori presenti dei quali il 37% esteri provenienti da 141 Paesi, rispetto ai 119 dell’anno precedente.
In questa edizione ospiteremo anche lo storico Forum dei Ministri dell’Agricoltura dei principali paesi europei produttori di vino che il Ministro Maurizio Martina ha voluto convocare proprio a Vinitaly, ribadendo la centralità della manifestazione per il sistema vitivinicolo internazionale, luogo di incontro e dibattito, sia tecnico sia a livello di politiche di sviluppo per il comparto.
Siamo convinti che la promozione della cultura e della conoscenza della grande ricchezza varietale degli oltre 540 vitigni italiani, sia la chiave per aprire nuovi mercati, consolidare quelli dove siamo già leader, conquistare quote di mercato ai competitor sui mercati emergenti.
Per questo abbiamo creato la Vinitaly International Academy che attraverso seminari, degustazioni e incontri si propone in Italia e all’estero come luogo permanente di formazione e di approfondimento per gli appassionati di vino e gli operatori che diventano così i nuovi
ambasciatori del vino italiano nel mondo.
Un’operazione senza precedenti, che fonda le radici nella conoscenza e la fa diventare motore di sviluppo per il settore ed i territori.
Signor Presidente, Veronafiere dal 1898 organizza direttamente importanti manifestazioni, in Italia e all’estero, e rappresenta la memoria storica e l’attualità della grande tradizione manifatturiera delle imprese italiane che tanto successo riscuotono sui mercati internazionali.
La sua presenza ad inaugurare la 50ª edizione di Vinitaly, ha un grande significato di stimolo,
fiducia e incoraggiamento per guardare al futuro con rinnovato spirito imprenditoriale, attingendo ai più alti valori che il nostro Paese sa esprimere e per i quali è apprezzato e amato nel mondo.
Grazie Presidente”.

La redazione di Gusto News sarà presente direttamente in fiera per l’intera giornata di martedì 12 aprile

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La redazione di Gusto News

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